La chiesa parrocchiale, originariamente intitolata ai SS. Nicola e Clemente, è stata intitolata nel corso del 2015 a Gesù Bambino, con Decreto dell'Arcivescovo Mons. Bruno Forte. È sita in piazza Umberto I, dinanzi al municipio. L'edificio originario risale al XVI secolo. Un'epigrafe sul campanile attesta che la chiesa è avvenuta nel 1589 nel Settecento sono state aggiunte due finestre sulla facciata per avere più luce. Il portico, sito sul lato destro, è novecentesco.
La facciata è rettangolare. Un timpano sovrasta il portale, mentre un rosone è ornato da alcune testine di angeli. Il portico è a sei campate con arco a tutto sesto. Il campanile è a tre livelli scanditi all'esterno da cornice marcapiano. L'interno è a tre navate, una centrale e due laterali. Nelle navate laterali sono presenti altari minori, con rappresentazioni di Santi. Nella navata destra compaiono, nell'ordine, una nicchia con S. Sebastiano, un primo altare moderno con un'effigie della Divina Misericordia (allestito recentemente), che ospita il fonte battesimale, quest'ultimo coperto da un cassone in legno tardo-gotico risalente all'Ottocento. Successivamente vi è un altare con la Madonna Addolorata e il Cristo morto, poi un altare con S. Antonio da Padova e infine un ultimo con la raffigurazione del Sacro Cuore di Gesù. Nella navata di sinistra compaiono, nell'ordine, un primo altare con la Madonna del Rosario, poi un altare con un quadro della Madonna delle Grazie. Successivamente un altare con S. Cesidio, seguito da quello in onore di S. Giuseppe. Per finire vi è una nicchia con S. Gabriele dell'Addolorata. In fondo alla chiesa, sul portone di ingresso, è posto un soppalco sostenuto da quattro colonne, che ospita un organo a canne realizzato nel XVII secolo. In fondo a sinistra della navata centrale è situato un pulpito in legno, con rappresentazioni della vita di Gesù. L'altare maggiore è posto in fondo alla navata centrale, posto al centro del presbiterio ed è illuminato dalla luce della cupola. Dietro l'altare è posta l'urna del Santo Bambino, con al di sotto il tabernacolo.[6]